p. 30
p. 31
— Giuliano il Sofista non parla più della filosofia della contingenza.
— Benedetto Croce non cita più G. B. Vico e F. de Sanctis.
- Gian Falco ha abolito il pronome «Io» nei suoi scritti.
— Il prof. de Sarlo ha scritto un libro che non è noioso.
— G. A. Borgese ha lasciato che G. d'Annunzio pubblicasse un volume senza parlarne.
— I letterati italiani hanno deciso di astenerti per un anno dal dare alle stampe contributi danteschi.
— Si sono scoperti due numeri del Leonardo che vanno d'accordo fra loro.
— Il professore Tanzi ha letto un libro di filosofia che ha una data posteriore al 1875.
— Un lettore della Rivista Italiana di Filosofia ne ha letto un numero intero senza addormentarsi. È la prima volta che un fatto di tal genere vien consegnato negli annali filosofici.
— Si annunzia con grande spavento degli editori che il prof. Tarozzi essendo riescito ad avere un'idea, s'è messo a scrivere un libro. Ignorasi ancora di quanti volumi sarà composto; i più ottimisti inclinano a credere che sarà soltanto di due.
— Si assicura — ma non è certo -- che Giuseppe Prezzolini non si occupa più della Teoria delle Aristocrazie.
— Il prof. Salvadori ha rinunciato a scrivere altri riassunti di Spencer.
— Si annunzia che il prof. Alessandro Chiappelli è ammalato di gola per le troppe lezioni fatte all'Università di Napoli. Si dice che questo dipenda dal soverchio sforzo di voce che occorre per farsi sentire dal Lungarno delle Grazie di Firenze, alla Università Partenopea.
— Dicesi che Raffaele Mariano sia gravemente intossicato per una troppo continuata lettura delle sue opere. I patologi sperano di scoprire nel suo corpo il microbo della malattia del sonno.
◄ Fascicolo 12
◄ Articoli senza firma
◄ Giovanni Papini
◄ Giuseppe Prezzolini